Scrutando lassù
Nel cielo d’estate
brillano monete d’oro
che segnano un cammino
incantato.
Col naso all’insù
ristò,
ormai esperto,
cercando antiche sensazioni,
esausto dei cieli vissuti.
Lassù, nel vago brillare,
qualcuno ci aspetta.
Da lontano siam giunti, cosi
Mi è stato narrato e
Là torneremo spediti
su grandi vascelli,
attraversando silenzi siderali
senza il tormento del presente,
avvolti nel candore
dell’armonia degli astri.
A volte, infante, ho tentato,
ho osato chiedere un segno,
come se il tempo fosse
qualcosa oltre lo scorrere
della sabbia nella clessidra:
ed ecco, improvvisa e insperata,
come da antiche profezie reclamata
una pioggia iridescente di astri
che benevola m'illuminava il viso.