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mercoledì 31 agosto 2011

Quando ho cominciato a cercare...

Quando ho cominciato a cercare materiale sui mammut mi sono subito reso conto che in rete c'é molta gente che invia messaggi affascinata dalla loro misteriosa scomparsa. Perché? Forse lo fa perché le catastrofi fanno parte in qualche modo dell'inconscio collettivo, infatti ho trovato una sequela infinita di teorie su cataclismi lontani e vicini, leggende strampalate e collegamenti a miti variamente stiracchiati. Il primo documento di un certo valore nel quale mi sono imbattuto, e che prende in esame ben dieci diverse teorie possibili, é Frozen mammoths  Segnala inoltre in maniera dettagliata i ritrovamenti principali nell'area siberiana e fornisce una cartina abbastanza leggibile. E qui sta il problema! E' estremamente difficile trovare cartine dettagliate della Siberia nord-orientale relative al periodo in cui é ambientato Prigioniero del passato, per ora ho a disposizione soltanto questa:  Impero russo

sabato 13 agosto 2011

Come ho cominciato e come ho cercato materiale per scrivere questa storia

Ho cominciato seguendo due idee, come si fa di solito: trovare una soluzione alla misteriosa scomparsa dei mammut siberiani e al contempo collocare la vicenda in un periodo di forti contrasti e trasformazioni storiche. Decisi così di ambientarla a Vladivostok nel 1904, agli albori della guerra russo-giapponese. Naturalmente avevo bisogno di documentarmi perché, pur conoscendo i fatti a grandi linee, non ero in grado di dare alla storia la giusta ambientazione. Feci così ricorso ad un libretto interessante, scritto da Alberto Caminiti, La guerra russo-giapponese, edito dai Fratelli Frilli. Mi resi subito conto però che non parlava di Vladivostok, se non attraverso accenni sommari.
Cominciai allora a cercare in rete qualcosa di più specifico finché non m'imbattei nel sito The russo-japanese war research society  che mi fornì alcune informazioni precise sugli avvenimenti di quei mesi. Avevo dunque per le mani un possibile sfondo temporale nel quale ambientare la storia.
A quel punto dovevo pensare ai personaggi principali della vicenda, due paleontologi ovviamente. La seconda metà dell'Ottocento era stato il periodo nel quale maggiormente infuriavano le polemiche tra darwinisti e creazionisti, scelsi così un americano e un inglese. Questo perché, nonostante quello che si potrebbe pensare, in quel periodo l'Asia Centrale e la Siberia furono al centro di vivo interesse per gli europei e numerose spedizioni  si avventurarono in quelle terre sia per motivi geografici che strategici: in quel periodo fu infatti coniato il termine Grande Gioco per descrivere temerarie imprese spionistiche sia russe che britanniche.
Arthur Carrington e Conan Bancroft, dunque, dovevano porsi un obiettivo estremo: trovare un mammut perfettamente conservato che potesse aiutare a svelare il motivo della rapida scomparsa di quei mastodonti.

venerdì 12 agosto 2011

Wandering

Il vagabondaggio letterario è un'attività che preserva la mente, che ci permette di esplorare nuovi territori e tener desta l'immaginazione. Oggi è possibile soddisfare questo piacere anche grazie alla rete sebbene non sia così semplice sfuggire al bombardamento mediatico quotidiano. Un tempo scaricare testi era un'operazione lunga e laboriosa, spesso deludente. Gutenberg era agli albori e le biblioteche pubbliche un luogo di perdizione. Le cose sono cambiate eppure navigare in rete può anche significare soltanto galleggiare.
Scrivendo il mio primo libro come autore, Prigioniero del passato  mi sono imbattuto in molto materiale che ho utilizzato solo in parte e che vorrei mettere a disposizione di altri, anche per dimostrare dove può portare l'arte del vagabondaggio.