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mercoledì 24 dicembre 2025

MA CHE BABBO NATALE!

 Aprì la porta, fuori il mare d’inverno. Un vento gelido carico di salino la investì, ma lei lo visse come un saluto. Le onde bianchissime s’infrangevano sulla vicina spiaggia innalzando spruzzi argentei e facendo risuonare il piccolo borgo deserto di un cupo rimbombo: era la mattina del 24 dicembre. Quando lui aprì la finestra il sole cominciava lentamente a spuntare aldilà delle montagne, finalmente il sereno dopo due giorni di nevicate ininterrotte. L’aria immobile pareva vetro e le linee del paesaggio nella pallida luce del mattino non avevano nessuna asperità. Era il 24 dicembre e il mondo visto dalla sua baita era immacolato come ai primordi. Seduta nel baretto della piazza fissava il cellulare come se fosse un osso di seppia, inutile ogni tentativo. Guardava fuori e nessuna musica sembrava poter zittire il ritmo delle onde, eppure non era triste perché il giorno prima aveva ricevuto un filmato nel quale Lui scendeva da un pendio come se stesse galleggiando sulla neve senza sollevare spruzzi, entrando e uscendo dalle sagome degli abeti come un folletto e finendo per scomparire direttamente nella stalla della sua baita. Tempo addietro Lui aveva scelto di vivere isolato, per riuscire a ritrovare sé stesso, ma la natura lo riempiva di interrogativi diretti, immediati, freddo caldo, buio luce, forza debolezza, tutta roba che nella vita cittadina veniva sviata facilmente e forse era proprio per questo che voleva sentirsi vivo, tuttavia c’era un problema, era la Vigilia di Natale e lui non poteva comunicare con nessuno. Alcune ore dopo Lei si trovava in centro cercando di distrarsi facendo gli ultimi acquisti, ma non ci riusciva nonostante la confusione. Musica, colori, risate, anche qualche saluto con amici occasionali; eppure, la mente continuava a tornare su di Lui. Era stupita di quello che le stava accadendo, ma pensò che fosse il regalo di Natale che non aveva mai ricevuto, l’amore. Adesso tutto quel bianco lo infastidiva, gli sembrava d’impazzire: non c’era linea di demarcazione fra cielo e terra, Lui era l’unico punto oscuro. Perché proprio adesso? Gli sembrava di aver intrapreso un percorso ben definito, di iniziare ad aver di nuovo un equilibrio e di colpo SBAM, un accecante sentimento si era impadronito di Lui, creando una situazione fuori controllo. Che sballo! E proprio sotto Natale, unico ostacolo la distanza, mentre continuava a fissare quel bianco accecante. Adesso era in un grande magazzino, si guardava intorno, ma si accorse che non c’era niente di adeguato a Lui e poi improvvisamente si chiese se lo conosceva veramente e pensò che qualunque regalo avrebbe potuto non essere gradito. Questo sospetto la turbava e si guardò intorno smarrita. Comparve a quel punto un Babbo Natale rotondetto che stava agitando una campanella, le si avvicinò, le sorrise ed esclamò: “Signorina, LEI dev’essere innamorata!” per poi proseguire canticchiando Bianco Natale. Quando ormai la speranza di riuscire a partire lo stava per abbandonare sentì diffondersi nell’aria un borbottio che lentamente divenne un rumore vero e proprio, al ché si ricordò di avere un razzo da segnalazione nel rifugio, così corse all’interno e rovistando in un baule lo trovò, e prima che gli eventuali soccorsi potessero allontanarsi uscì all’esterno e lo puntò verso il candore dell’orizzonte. Quella sera a Boccadasse la gente del quartiere si avviò verso la parrocchia di sant’Antonio per la messa dell’Angelo salendo la ripida salita che porta sul piazzale che domina il borgo. Fin da subito i fedeli presi dalla solennità dell’evento si lasciarono andare agli inni intonati dal coro dimentichi delle brutture del mondo e partecipi della Buona Novella. Lei, rannicchiata dietro una colonna, pensò di essere tornata bambina quando volendo qualcosa pregava con impeto, e si vergognò per la sua richiesta intima. Poi però la magia della notte sacra ebbe il sopravvento e quando uscì dalla chiesa non poté evitare di controllare il cellulare. Delusa alzò lo sguardo, avvolta com’era nella confusione della folla festante e nel rumore del mare, e vide in lontananza un Babbo Natale appoggiato ad una ringhiera della passeggiata che fissava il sagrato. Incuriosita notò che si stava togliendo la barba finta, il cappello gli scivolò di fianco e sembrava fissare proprio lei. Per un attimo restò immobile, poi gli corse incontro e, mentre le campane suonavano ancora, capì che il suo miracolo di Natale era arrivato su un gatto delle nevi.